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Cantieri o(pml)erosi – #ltis13

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Aggiornamento: i ritratti degli abitanti del Villaggio cmook#ltis13

Monica Terenghi invece ha trasformato il file OPML per #ltis 13 in una stupenda tabella dove appaiono tutti nostri avatarl linkati ai nostri blog o alle nostre pagine gravatar: Villaggio cmooc#ltis13. E spiega chiarissimamente come ha fatto in L’html e l’arte di arrangiarsi.

Compito OPML

Il 18 aprile 2013, nel post Cantieri – #ltis13, Andreas ci ha proposto di mettere in un nostro aggregatore il file OPML con la lista dei feed dei post e dei commenti dei nostri blog per #ltis13, file che aveva linkato in cima a destra del suo blog: così avremmo potuto seguire facilmente ciò che facevano gli altri, e anche interagire direttamente con loro.

Questa volta quasi ci stavo.

Per altri due suoi corsi precedenti, avevo preferito dirottare il suo file OPML per crearmi una pagina wikispaces con aggregatori separati per ciascun feed:

In passato, certo, ho adoperato aggregatori: ne avevo persino fatto uno pubblico su Bloglines per ADISI, così era più facile mostrare cosa facevano i feed. Però gli aggregatori mi mettono il magone. I contenuti dei feed (qui, dei nostri blog) ci stanno dentro come i polli negli allevamenti in batteria. Preferisco dare a ciascuno dello spazio per ruspare.

Ma questa volta, siamo in tanti partecipanti a #ltis13. Quindi ho pensato, vada per l’aggregatore, sigh.

Adattamento / dirottamento del compito

Poi ci ho ripensato: per fare editing_multimediale_02_blogoclasse_feed e linf12 aggregatore, avevo adoperato wikispaces.com con l’editore WISYWIG, usando “inserisci Widget -> RSS” per ogni feed, il ce ti crea un grosso quadrato con sopra “rss” e basta nella pagina di scrittura:

Tra le parti testuali - nome autore, commenti, nome autore ecc: quadrati con solo scritto rss per tutti

Hic sunt leones insomma: facile sbagliare un URL.

Invece i widget di wikispaces, visti nell’editore wikitext, appaiono appunto in wikitext, cioè in testo. E per quel widget RSS, il wikitext è semplice. Esempio:

=Donatella Carli Moretti=
[rss url="http://carlimoretti.wordpress.com/feed" link="true" description="true" length="200" number="5" date="true" author="true"]

Soprattutto,  corrisponde abbastanza a quello per un dato feed nel file OPML. Esempio:

<outline title=”Donatella Carli Moretti” xmlUrl=”http://carlimoretti.wordpress.com/feed&#8221; />

perché valesse la pena provare a automatizzare almeno in parte la trasformazione del file OPML in pagina wiki con reader separati, cioè:

  1. nel file OPML, fare “trova e cambia tutti” ripetuti per sostituire a)  <outline title=” con = , b)  ” xmlUrl=” con = (cioè mettere il nome dell’autore tra =, che in wikitext crea un titolo H1 che può essere ripreso in un sommario piatto creato con [[toc|flat]]) e infine c) feed” /> con feed
  2. nell’editore wikitext della pagina wiki, incollare il risultato: cioè nome autore come titolo, seguito dall’URL del feed
  3. tra nome-titolo e URL,  creare un primo lettore di feed in codice wikitext
  4. incollarlo tale quale tra nome e URL per tutti i feed dello stesso tipo (ad es. tutti i feed dei post di blog WordPress)
  5. in ciascun lettore di feed, sostituire  il nome del blog con quello vero, copiato dall’URL proveniente dal file OPML, poi cancellare quell’URL
  6. come sopra per gli altri tipi di blog

Una volta ottenuti così i lettori feed per i post dei blog, ho deciso che preferivo avere per ciascuno il lettore dei commenti sotto quello dei post, invece di avere tutti i lettori di commenti dopo, ma anche questo l’ho fatto con dei copia-incolla.

Poi ho aggiunto i feed per il blog di Andreas, che non c’è nel file OPML perché lui ci aveva già chiesto prima di aggiungerlo all’aggregatore, ma non l’avevo fatto.

Risultato finora

Questa attività di sostituzioni e copia-incolla ha prodotto linf13-blog (veramente dovrei omogeneizzare il modo di intitolare quelle pagine aggreganti), attualmente alla 29a revisione, perché tendo a salvare spesso.

[Aggiornamento
😀 faccio  29 revisioni senza nemmeno accorgermi che ho mescolato gli acronimi linf12 e ltis13 nel titolo della pagina – meno male che con wikispaces, si possono rinominare le pagine creando un reindirizzamento dall’URL precedente: quindi adesso  linf13-blog reindirizza al più logico ltis13-blog. Ma è un fatto che è  sempre nei titoli che si annidano più facilmente i refusi: forse proprio perché sono belli grossi, quando controlliamo un testo, li percepiamo come “vabbé, è un titolo”, ma non li leggiamo veramente]

Svantaggi

  • La pagina è enorme, anche se il sommario interattivo ne facilita un po’ la navigazione.
  • È un lavoro un po’ noioso, soprattutto nella parte 5. È un po’ come lavorare all’uncinetto – ci sono momenti in cui la ripetitività ti ripulisce la mente, altri in cui te l’addormenta.
  • C’è un rischio di errori causati dalla noia.
  • Quando il file OPML viene aggiornato, gli aggiornamenti vanno trasferiti a mano.

Vantaggi

  • È una pagina web, quindi ci posso accedere sia dal laptop sia dal tablet – e altri, se vogliono, la possono anche usare da un apparecchio diverso da quello dove hanno installato l’aggregatore; oppure, se non hanno ancora dimestichezza con i feed e i loro aggregatori, per vederli in atto prima di creare un proprio aggregatore.
  • Può essere archiviata con WebCite, per conservare la situazione dei feed in un dato momento: vedi la versione archiviata il 20 aprile 2013, e quella archiviata il 22 aprile 2013.
  • Ciascun aggregatore può essere configurato separatamente: quello di quasi tutti i feed di post mostra 5 link, salvo per il blog di Andreas Formiconi, dove il reader dei post per ora ne mostra 21, cioè tutti i post #ltis13 attuali: quando ne aggiungerà uno, cambierò il parametro a 22.
  • Si possono aggiungere osservazioni a proposito di un aggregatore direttamente sopra o sotto di esso.

E da lì?

Alfabetizzare l’ordine e quindi il sommario? Ma forse questo è un desiderio da immigrante digitale. Forse è inutile nei testi digitali, visto che c’è Ctrl F. impareranno ancora l’alfabeto nell’ordine ABC ecc. i bambini tra, diciamo, 5 anni? Già 50 anni fa, nella classe di prima elementare di mio fratello, c’era un bambino  che rifiutava di impararlo a memoria, dicendo che lo si trova comunque all’inizio dei dizionari.  Mi pare che abbia retto fino in 3a o 4a, poi alla fine ha ceduto.

Creare una sottopagina per il blog di Andreas e per altri con intensa attività nei commenti? Non lo so: per i blog WordPress e NoBlogs si potrebbe, perché ogni post ha il suo feed proprio. Ma non con quelli Blogger (che d’altronde non hanno nemmeno tutti un feed funzionante per i commenti – strano).

Mettere assieme i due blog di Simonetta Maestri – blogspot e livejournal, come già fatto per quelli di Nicoletta Farmeschi – WordPress e NoBlogs? Questo, forse sì.

Author: Claude Almansi

Freelance translator and subtitler, former teacher, human rights advocate - hence my interest in accessibility.

10 thoughts on “Cantieri o(pml)erosi – #ltis13

  1. Cara Claude, chapeau!
    Non so cosa darei per avere la tua dimestichezza nel gestire queste cose…
    Tuttavia… mi si sono ingarbugliati quei due neuroni che mi ritrovo ancora nel cervello!
    Proverò a seguire il tuo ragionamento in un momento di maggiore lucidità… adesso ho del fango al posto del cervello (causa piogge torrenziali e continue).

  2. Grazie, Nadia, ma a scorgere analogie tra i “pattern” (come dice Luisella, mi pare) aiuta molto una lunga pratica dell’uncinetto – anche se passata da decenni 😀

    Poi in questo caso, sapevo in partenza che i due codici – OPML e wikitext – servono a fare la stessa cosa, cioè ti danno link alle cose che aggregano. Quindi c’era una buona probabilità di poter tradurre l’uno nell’altro in parte automaticamente. Il resto, sì, è lavoro all’uncinetto.

  3. Bellissima pagina, altroché! Chapeau!

    • Grazie, Luisella – però mi avresti dovuta sentire quando per l’ennesima volta, mi è andato in vacca il tentativo di creare una pagina aggregante per i soli commenti ai post di Andreas, come ho accennato nel commento #79 al suo post “Racconti” 😀
      Alla fine ce l’ho fatta, però sostituendo un lettore di feed che creava il problema con un semplice link al feed. La cosa buffa è che ci ho messo molto di più a creare quella seconda pagina con i suoi miseri 20 aggregatori +link, rispetto alla prima pagina con 200+ aggregatori…

  4. Gran bel lavoro: conosco Wikispaces ma non avrei mai pensato di usarlo per costruire una pagina così!

    • Grazie, Manuela: Wikispaces è davvero stupendo. Poi per gli insegnanti, c’è la possibilità di avere un wiki “plus” a gratis, con possibilità di tenerlo privato e – mi pare – di iscrivere gli allievi senza che loro debbano dare dati personali tipo e-mail.

      La sola cosa che mi dispiace è che negli ultimi anni, il software si è messo ad accettare formattazioni decorative, tipo grassetto, corsivo e fronzoli vari. A me piaceva di più quando si poteva solo usare gli stili di testo titolo 1, 2 o3, e normale: facilitava la coerenza grafica quando si lavorava in più su un testo.

      Ciao

      Claude

  5. Pingback: Ascolto e parola | lamaestramanu

  6. Wow…non si finisce mai d’imparare…devo riprendere in mano i feed e wikispace quanto prima! Nicoletta

    • Se vuoi e hai un account wikispaces, mi pare che puoi cliccare “edit” sulle mie pagine di feed, poi passare al wikitext editor per curiosare un po -se invece il software ti chiede di iscriverti al wiki, fai pure: approverò l’iscrizione.

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